Devi sapere che fin dall’epoca antica l’uomo ha sempre collezionato qualsiasi tipo di materiale. Abbiamo, ad esempio, autori antichi che ci raccontano di vere e proprie collezioni di arte, antiquariato e numismatica che effettuavano personaggi più o meno facoltosi, tanto da far divenire alcune case dei veri e propri musei. Un aneddoto che ti farà capire la portata del collezionismo in età antica è questo: Traiano che fece emettere una serie di monete nel 107 d. C. che ricordavano i fasti del passato e molti studiosi reputano che questa emissione fu anche per i collezionisti di monete dell’epoca.
Ieri come oggi la passione per il collezionismo non è mai mancata e ora uno dei manufatti più collezionati, per via delle numerosissime tipologie e varianti di tutte le epoche, è senz’altro l’oggetto moneta, soprattutto quella antica. Oltre alla storia che si portano dietro grazie alle immagini impresse sul dritto e rovescio, le monete rappresentano un’ottima forma di investimento soprattutto in tempo di crisi perché difficilmente si svalutano. Per far ciò, o per avere semplicemente un’idea di cosa si sta comprando o di cosa si è ereditato, è necessario avere un’accurata valutazione delle monete.

La valutazione delle monete antiche si può effettuare in forma autonoma consultando i vari cataloghi più o meno ufficiali (ho scritto io stesso un catalogo completo di monete romane, se ti interessa puoi visitarlo cliccando qui) oppure tramite il web dove si possono trovare molti archivi di aste in cui si possono cercare dei confronti con le proprie monete antiche per effettuare una valutazione comparativa. Comunque il miglior metodo per una valutazione puntuale è quello di affidarsi a numismatici esperti dell’ambito cronologico a cui appartengono le monete.

In Italia la classificazione delle conservazione di una moneta antica, indispensabile per avere una valutazione corretta è la seguente:
- (B) Bello
- (MB) Molto bello
- (BB) Bellissimo
- (SPL) Splendido
- (FDC) Fior di conio.
La prima misurazione corrisponde ad una moneta molto usurata, la seconda ad una moneta leggibile in alcune sue parti, la terza una moneta completamente leggibile in tutte le sue parti ma usurata, la quarta è una moneta in perfette condizioni, avendo circolato pochissimo, salvo alcune piccolissime imperfezioni e la quinta è, come dice la parola stessa, nelle stesse condizioni di come è uscita dalla zecca dove è stata coniata.

Un altro fattore che condiziona la valutazione delle monete antiche è senz’altro la patina che i vari agenti esterni depositano sulle monete poiché anche in base a questa ogni singola moneta può esser più o meno appetibile per i collezionisti. Ad esempio se la patina è compatta e lucida, magari un bel verde smeraldo, la valutazione delle moneta sarà maggiore rispetto ad un medesimo esemplare che si presenta con una patina butterata o farinosa. Comunque per maggiori informazioni riguardo la catalogazione e la valutazione delle monete antiche è sempre preferibile contattare un esperto del settore.
Oltre alla conservazione e alla patina, esiste anche un altro fattore per valutare una moneta antica: la rarità. Infatti l’eventuale rarità di una moneta antica, ad esempio di una moneta romana, può far lievitare il valore rispetto ad una moneta comune. Per scoprire se una moneta è comune o rara bisogna affidarsi esclusivamente a libri o cataloghi redatti da esperti nel settore e solitamente la scala della rarità è:
- (C) Comune
- (NC) Non Comune
- (R) Rara
- (R2) Molto Rara
- (R3) Rarissima
- (R4) Conosciuta in pochissimi esemplari.
La rarità è data dal numero degli esemplari che sono pervenuti fino ai nostri giorni; questo è un numero di massima ed è influenzato da quante monete furono coniate in antichità. Faccio un esempio: se una moneta antica, un sesterzio coniato da un imperatore romano, fu emesso solamente in modeste quantità in duemila anni ci saranno pervenuti solamente pochi esemplari; mentre se un imperatore fece coniare un altro sesterzio in grandi quantità (diversi milioni di esemplari) noi avremo moltissime monete superstiti da duemila anni di storia. Infatti nel periodo trascorso tra la coniazione della moneta e la riscoperta come oggetto da collezione – ad esempio per una moneta romana poco meno di duemila anni – le monete possono aver subito qualsiasi cosa come essere sotterrate, rifuse, trasformate in gioielli, perse e ovviamente noi non sempre riusciamo a recuperare tutte le monete antiche dopo questo processo.

In ultimo, ma non per importanza, vi è il metallo con cui è stata coniata una moneta antica: nell’antichità, ad esempio nel periodo greco e in quello romano, i metalli utilizzati per coniare le monete erano oro, argento e bronzo. A parità di conservazione e di rarità una moneta antica in oro ha più valore di una moneta in bronzo perché il metallo utilizzato è più pregiato e più costoso. Invece cosa diversa è quando si è difronte ha una moneta in bronzo o in argento di grande rarità e una moneta in oro comune: in questo caso la moneta in bronzo o in argento presenterà un valore maggiore rispetto a quella in oro.
Tutti questi fattori determinano la valutazione di una moneta antica che può essere di pochi centesimi o valere centinaia di migliaia di euro. Per valutazioni precise ci sono sempre professionisti o libri\cataloghi consultabili facilmente, così da avere una stima precisa sul reale valore di una moneta.
A proposito del valore di una moneta, in Italia è vivo e fiorente il collezionismo delle monete antiche e il suo relativo mercato: è sempre consigliabile comperare monete antiche presso i negozianti/professionisti addetti alla vendita diretta o online, oppure partecipare ad aste in sala oppure sempre online che vengono effettuate su periodicamente in Italia e nel mondo.

Salve, ho una moneta di traiano e voglio farla valutare come faccio a mandarvi delle foto o non lo so me lo potete dire voi? Grazie
Ciao Robert,
è sufficiente che clicchi sul banner a destra o vai direttamente qui:
http://www.moneteimperialiromane.it/gratis/ .
All’interno della pagina lasci il tuo nome e la tua mail dove riceverai le semplici istruzioni per inviarmi la monete e ricevere l’identificazione.
Fammi sapere se hai problemi, domande o dubbi.
A presto
Buona sera volevo sapere quanto vale la moneta di bronzo dell imperatore bruto 47 A.C
Buonasera Giovanni,
purtroppo senza visionare una moneta è impossibile esprimere un qualsiasi parere.
Salve ho delle monete romane ritrovate in uno scavi dentro un anfora in tunisia .
Ciao Massimo,
onestamente non conosco le leggi della Tunisia in materia, ma ti consigliere di sentire presso le autorità competenti per capire se il possesso è legale o meno.
A presto,
Gabriele
Una volta caminando su un villagio etrusco a Roma…mi sono trovato una moneta antica che dice Dioclesano…mi puo dire piu o meno quanto vale?
Buongiorno Arnaldo,
per ricevere un’identificazione gratuita è sufficiente che vai su questa pagina del mio sito:
http://www.moneteimperialiromane.it/gratis/
Poi segui le istruzioni.
Buona giornata,
Gabriele
Buongiorno, ho visto alcune monete greche e imperiali romane vendute dalla Bolaffi, ma il loro prezzo è anche 5/6 volte più alto delle monete corrispondenti che trovo su internet (senza vederle dal vivo naturalmente). Come mai c’è questa differenza? Da che dipende?
Ciao Egidio,
grazie per il tuo intervento, davvero molto interessante.
Come già immagini, l’argomento prezzo ha molte sfaccettature, alcune sconosciute.
Premesso quanto ho già scritto nell’articolo riguardo la conservazione e la patinata, posso dirti che un commerciante o un’azienda può avere nel suo arsenale mezzi per far sì che riesca a vendere una stessa monete ad un prezzo maggiore, vuoi per il marketing che riesce a fare o vuoi per la stima che hanno i clienti per l’azienda.
Allo stesso modo chi non ha o non usa questi mezzi, è diciamo costretto a vendere le momente ad un prezzo minore.
Passami il paragone, ma è la stessa cosa che accade con qualsiasi altro prodotto, con la particolarità che le monete non sono beni di prima necessità.
Chi può permettersi di acquistare una bella e costosa moneta, spesso non sta a guardare se spende qualche euro in più.
Un caso saluto,
Gabriele