In questo articolo ti racconterò la storia del collezionismo di monete antiche e la nascita dei grandi cataloghi di monete imperiali romane, fino ad arrivare al più completo catalogo oggi esistente scritto in italiano: il “Corpus Nummorum Imperii Romani“.
La passione per il collezionismo di ciò che è bello
Fin dall’antichità l’essere umano si è interessato di beni materiali che colpivano positivamente l’immaginario collettivo e la propensione finale era quello di collezionarli, andando a creare delle raccolte disparate di oggetti che diventavano delle vere e proprie passioni. Sappiamo dalle fonti antiche che in epoca greca e romana l’aristocrazia acculturata amava collezionare statue e pitture di artisti famosi, influenzando non poco il mercato d’arte dell’epoca.
Fra gli oggetti d’arte ci sono anche le monete che dall’epoca greca, da quando oltre al valore economico ci fu impressa anche la valenza artistica, furono ampiamente collezionate come ci testimoniano anche gli autori antichi. Ad esempio l’imperatore Traiano nel 107 d. C. fece emettere una serie di monete (aurei e denari) che onoravano le famose monete dell’epoca repubblicana; questo atto è da interpretare sicuramente anche con vezzo collezionistico poiché, osservate nel loro complesso, testimoniano la storia di Roma proprio attraverso le monete stesse.
Il collezionismo si è sviluppato molto con l’Umanesimo (XIV sec.) poiché è proprio in questo periodo che si iniziava a riscoprire le rovine della civiltà romana e tutti i suoi tesori, monete romane in primis. Fra i più illustri collezionisti di monete romane di questo periodo vi fu Francesco Petrarca, il quale scrisse anche alcuni contributi sull’iconografia monetale, concentrandosi in particolare sui ritratti degli imperatori.
Dal XIV secolo in poi vi furono molti personaggi famosi che collezionarono monete romane imperiali come il cardinale Pietro Barbo, più conosciuto come Papa Paolo II (1417-1471) e Cosimo De’ Medici (1389-1464); da tutto questo interesse verso il mondo delle monete romane esplose anche la necessità e la volontà di avere libri che parlassero delle monete imperiali romane, ma soprattutto di cataloghi delle monete romane conosciute.
I primi cataloghi di monete romane
Durante il Rinascimento ci fu un proliferare di scritti inerenti la numismatica romana, ma è solo nel XVIII secolo che videro la luce veri e propri cataloghi di monete romane imperiali. Molti eruditi si cimentarono nella redazione di cataloghi di monete romane che si differenziavano per i ritratti, dalle tipologie di rovescio, dalle autorità emittenti, etc.
Il “Cohen”
Ma è solo nel XIX secolo che ci fu una rivoluzione nella monetazione romana imperiale: Henry Cohen, studioso francese e curatore del Cabinet des Medailles di Parigi, scrisse il più grande e completo catalogo di monete imperiali romane allora conosciuto: “Description historique des monnaies frappées sous l’Empire romain, communément appelées Médailles impériales”.
Questa monumentale opera fu pubblicata in 8 volumi tra il 1859 e il 1868, riguarda le monete emesse tra il 49 a. C. e il 476 d. C. e queste sono catalogate in ordine alfabetico all’interno di ogni imperatore. Questo catalogo di monete romane è di gran lunga il più diffuso al mondo poiché l’immenso lavoro eseguito da Henry Cohen e i suoi collaboratori fu svolto in maniera certosina.
Il RIC: roman imperial coinage
Con gli anni ’20 del ‘900 a Londra, grazie ai grandi studiosi Mattingly e Sydenam, iniziò ad essere stampato quello che divenne il più completo catalogo di monete romane imperiali, scritto con i canoni scientifici dell’epoca e rispettando la cronologia delle singole emissioni: il “Roman imperial coinage“. Il lavoro è suddiviso in 10 volumi andando a coprire il periodo compreso tra il 27 a. C. e il 476 d. C. e questi furono fatti tra il 1924 e il 1994, a cui hanno partecipato molti altri studiosi.
Con questi due cataloghi di monete imperiali romane, assieme a molti altri tentativi poco riusciti in diverse lingue, è stata data la possibilità ai collezionisti di monete romane, ai studiosi di numismatica o ai semplici appassionati uno strumento imprescindibile per poter affrontare la monetazione imperiale romana.
I cataloghi d’asta
Tra l’800 e il ‘900 nacquero le aste di monete antiche per i facoltosi collezionisti e venivano sempre accompagnate da preziosi e ben fatti cataloghi d’asta che, nel corso degli anni hanno assunto una cera importanza per la mole di monete presenti ad ogni asta nell’ambito dei cataloghi di monete imperiali romane. Fra queste è da citare le importanti aste della Numismatica Ars Classica, dell’italica Numismatica Ratto e di tanti altri, mentre tra i grandi collezionisti di monete romane imperiali che produssero un’enorme mole di elaborati scritti su questo tema sono da annoverare i fratelli Gnecchi.
Invece il più illustre numismatico italiano del ‘900 è stato senz’altro il re Vittorio Emanuele III, grande appassionato di monetazione medievale italiana, ma che collezionò anche moltissime monete imperiali romane.
In Italia
In Italia, patria della cultura materiale e immateriale romana incredibilmente abbiamo, o meglio avevamo, una grande lacuna per quanto riguarda i cataloghi di monete imperiali romane, poiché quelli che esistono sono incompleti cataloghi prezzari, in cui la scientificità viene meno e l’unico lavoro, rimasto incompiuto, che rispetta i canoni scientifici è il Banti Simonetti, opera composta da 17 volumi che coprono un periodo che va da Augusto a Nerone.
Ora a raccogliere questa sfida è il “Corpus Nummorum Imperii Romani“, scritto da me, una nuova collana che ha come obbiettivo la completa catalogazione delle monete imperiali romane e che oggi vede la luce con due tomi riguardanti il periodo degli imperatori Nerva, Traiano e Adriano con le rispettive famiglie. Questo catalogo di monete imperiali romane crescerà di anno in anno con nuove pubblicazione, rispettando i canoni utilizzati per questa prima edizione. Infatti in questo primo volume, il numero III della collana, sono state catalogate 5432 monete imperiali romane degli imperatori Nerva, Traiano e Adriano con ben 1647 illustrazioni in bianco e nero, assieme a corpose introduzioni per ogni singolo imperatore.
Gabriele Lepri
mi interessa molto, completo,credo, e credo sia utile per il futuro per capire la storia ed il valore dell’economia dell’epoca
Ciao Renato e grazie del commento.
Se vuoi puoi scaricare gratuitamente l’anteprima da questo sito.
Fammi sapere se hai dubbi o domande.
Grazie,
Gabriele
Salve sig. Lepri, a che punto è la preparazione dell’altro volume?
Salve Gian Franco,
grazie per avermi scritto.
Il lavoro procede, anche se molto lentamente a causa di mille impicci e complicazioni, sia lato lavorativo che non.
Ti terrò aggiornato sugli sviluppi.
A presto
Salve Sig. Lepri,
I would need your books for a customer of ours in Vienna, please can you answer me so I can order them? (I won’t be in office 9th to 14th of September
Grazie mille! – Doris